mercoledì 20 gennaio 2016

Restauro del monumento di San Pio da Pietrelcina effettuati con una raccolta fondi.



Valenzano (BARI) – A distanza di circa due anni, era il 26 ottobre 2014 quando pubblicai il “post”: Rotatoria che rigenera del M° Tonio Specchia (http://filcantieri.blogspot.it/2014/10/rotatoria-che-rigenera-del-m-tonio.html) che risultò essere un esempio concreto di Civic Crowdfunding (dall'inglese crowd=folla e funding=finanziamento) realizzato a Valenzano (prov. di Bari).
Nel novembre 2015, sempre a Valenzano, in circa 20 gg. si è proceduto ai lavori di restauro del monumento dedicato a San Pio da Pietrelcina, tramite una raccolta fondi.
L’opera scultorea, di oltre 6 mt. d’altezza, fu realizzata nel 1982 dal barese prof. Mario Colonna e interamente finanziata da 60 donatori, residenti a Valenzano e concittadini emigrati a Valencia (Venezuela), per volere di Don Domenico Labellarte (già parroco della Chiesa Matrice di San Rocco in Valenzano).
La raccolta fondi fu in alcuni casi facile in altri casi difficile, comunque il 75% della cifra pattuita con lo scultore barese, fu inviata dai concittadini italo-venezuelani, in speciale modo da Valencia, tramite l’emigrante Pinuccio Lonigro.
Furono promotori della lodevole iniziativa solo i concittadini Nino De Florio e Franco Di Venere, che ordinarono e pagarono, anche la realizzazione del gonfalone di Padre Pio, cucito e decorato a mano, dalle Clarisse del Monastero di Santa Chiara di Altamura (prov. di Bari).
Singolare e ricco di emozioni, fede e devozione, l’episodio accaduto a De Florio e Di Venere presso la Chiesa di Santa Maria delle Grazie di San Giovanni Rotondo (prov. di Foggia):

«Quella Domenica, erano circa le 6 del mattino e nevicava a San Giovanni Rotondo – racconta Di Venere – giunti con la macchina da Valenzano, insieme ad altri due amici, Nicola Zenzola (detto Malizia) e Matteo Pedone.
Mentre, io e Nino entravamo in Chiesa, nell’aprire la porticina, sentimmo il profumo di un fiore, del Giglio precisamente, fiore preferito da Padre Pio.
Giunti nel sotterraneo della Chiesa, per andare a pregare sulla tomba di Padre Pio, io e Nino, sentivamo ancora questo gradevole profumo. Ci guardavamo increduli e ci chiedevamo, se c'èra qualche donna nel sotterraneo, a quell’ora. Ma, non c' èra nessuna donna!
Quando uscimmo dalla Chiesa, in quel momento ci venne incontro Don Domenico, il quale ci vide piangere come due bambini e ci chiese: "...Cos'è successo?".
Dopo vari attimi di esitazione, Don Domenico ci scosse nuovamente chiedendoci di questo pianto. Allora, Nino gli rispose: “…abbiamo sentito il profumo del Giglio”. 
Tal che, Don Domenico – continua Di Venere – si rivolse a Nicola Zenzola e Matteo Pedone, chiedendo loro se avevano sentito il profumo, e loro seccamente risposero: “…non abbiamo sentito nessun profumo!”. 
Fu in quell'istante che Don Domenico, anche lui con gli occhi lacrimosi, ci abbracciò forte a Me e Nino, ci accarezzò, ci benedisse e ci esclamò ad alta voce: “E ora...avete capito?...che Padre Pio...vuole che si faccia il monumento a Valenzano?...Avete capito ora!!!».

La sera del 23 ottobre 1982 ci fu l’inaugurazione della statua alla presenza di moltissimi fedeli e devoti giunti anche dai paesi limitrofi e, dalle autorità civili, militari e religiose, tra cui: Padre Marciano Morra (Superiore del Convento di San Giovanni Rotondo), il prof. Domenico Luisi (Sindaco di Valenzano) e l’ing. Vitantonio Lozupone (già Sindaco di Bari e Presidente IACP).
Dopo 33 anni, non a caso un numero “divino” per chi è cattolico cristiano, lo stesso monumento torna al suo antico splendore e per i lavori dell’esportazione dell’ossido, ripatinatura, applicazione di pellicola protettiva contro le intemperie e alla manutenzione straordinaria della piazzetta circostante, Franco Di Venere e Don Gerardo Yapo (attuale parroco della Chiesa di San Rocco) hanno ringraziato per la loro generosità economica i molti fedeli e devoti, 90 donatori di Valenzano e di Valencia.
Sempre Franco Di Venere ha interpellato Alessandro Magnifico (della nota Fonderia artistica Magnifico di Modugno - BARI) e maestranze locali, che a vario titolo hanno partecipato al restauro del monumento, contando anche su semplici gesti di devozione, tra cui: Franco Partipilo (artigiano edile), Vito Di Gravina (elettricista); la ri-pitturazione della recinzione effettuate da Michele Tritto (noto come U’Artist) e Massimiliano Cipolla; il ritocco delle frasi scolpite sulle lastre in pietra, sono state effettuate da Miky Di Venere e Rosa Chiumarulo; l’amico fraterno Leonardo Frappampina si è prodigato a ri-sisistemare il giardinetto e le piante; all’acqua fornita dall’officina meccanica di Mariolino (il titolare), per i lavori effettuati al monumento; e, al faro donato da Pasquale De Bellis e Rosa Armenise (titolari del negozio Gamma Due), per migliorare l’illuminazione della statua.
Nota dolente, il furto del succitato gonfalone di Padre Pio avvenuta la notte dell’inaugurazione, a cui Franco Di Venere rivolge un accorato appello affinché l’autore, o suoi eredi, riconsegnino alla Comunità Parrocchiale il gonfalone, che non è un bene privato acquistato o ereditato, ma è un bene pubblico che appartiene alla comunità valenzanese, tutta.

Comunque, anche nel paese pugliese il moderno processo di raccogliere donazioni, un tempo chiamata “colletta”, per una giusta causa ha radici antiche.
Esempio eclatante di Civic Crowdfunding è la Statua della Libertà di New York (1885), per volere di Joseph Pulitzer, editore del New York World, che iniziò una campagna di raccolta fondi per completare il progetto, fermo per mancanza di fondi e, che attirò più di 120.000 donatori, molti dei quali donarono meno di un dollaro.

Allora mi domando e vi domando. Quale sarà il terzo progetto di crowdfunding a Valenzano?
La totale assenza di un cine-teatro pubblico o privato, sarebbe il desiderio di molte realtà scolastiche, associative e di privati cittadini. Forse è un sogno, forse potrebbe diventare realtà...Ai posteri l'ardua sentenza».

a cura di Michele Filipponio
(fondatore/titolare di Filcantieri, Crowd Angels Network, Leonardo HUB)


Per visionare la galleria fotografica dei lavori di manutenzione, cliccate qui:








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