BREVE NOTA SULL'AUTORE:
Mentre molti poltrivano e poltriscono, forse con un fanale
(come quelli che mettevano una volta sotto i traini) Elio cerca! Ha tanto
cercato e cerca ancora, gira…«Sette paia di scarpe ho consumato…» diceva il Poeta!
Chi è Elio Sifola? Come definirlo? Qual è il termine giusto?
Elio, chi sei? Mi risponde: «Sono un testardo e romantico ricercatore delle
nostre radici, attraverso una raccolta di manufatti contadini, religiosi,
pastorali…».
Elio da una vita con passione e tenacia inaudite raccoglie
oggetti di espressione popolare: oggetti tra i più disparati di lavoro agricolo
e pastorale; oggetti di una cultura artigiana e subalterna; oggetti
straordinari e multiformi della religiosità popolare; reperti di musica; storie
vissute di poveri «franchi narratori».
Il tempo passa e purtroppo ciò che era nella polvere, è ormai
ritornato nella polvere. Davanti al materiale conservato da Elio Sifola, se
chiudi gli occhi senti cantilene, ninne-nanne, martelli che battono, pianti
sommessi, gaie risate. Mentre moltissimo ormai si sta perdendo e crolla (dimore
fastose e casupole di campagna, castelli, cappelle di campagna) Elio ritorna
dal suo «viaggio» stanco ed impolverato, ma soddisfatto, raggiante, sempre con
qualcosa nelle mani e nel cuore. Fare un elenco delle cose raccolte è
impossibile, anche perché riunite alla rinfusa su di un polveroso soppalco. Ma urge
classificarle, per custodirle...
Nei suoi occhi cogli un ardore, il sogno di vedere riunito e
ben disposto tutto il frutto di anni e anni di ricerca e passione! Custodirlo.
Ma dove? Chi? C’è poca sensibilità intorno alla nostra storia più autentica o –
come chiamarla? – cecità, esitazione… paura! Paura delle nostre radici. Forse
perché risvegliano tristi ricordi? Forse, gli spettri della fame, della
povertà…
Dal Dopoguerra fino ad ora chi ha lasciato un segno veramente
significativo, indelebile, su questa terra? È doveroso ricordare Angelo
Saponara con migliaia e migliaia di foto, grande fotografo del Sud, e Matteo
Salvatore, grande cantastorie delle contrade pugliesi.
Qualcuno lo ha paragonato ad un moderno Omero. Elio Sifola: lo definisco, il protettore di Puglia, e sembra che lui ci dica: «Venite da me, guardate, ammirate, accarezzate gli oggetti che ho raccolto e non vi sentirete più orfani, senza radici, ma autentici, con un’anima».
Qualcuno lo ha paragonato ad un moderno Omero. Elio Sifola: lo definisco, il protettore di Puglia, e sembra che lui ci dica: «Venite da me, guardate, ammirate, accarezzate gli oggetti che ho raccolto e non vi sentirete più orfani, senza radici, ma autentici, con un’anima».
Mi chiedo che fine farà questa raccolta, ormai di nuovo
ricoperta dalla polvere. Finirà insieme alla lenta ed inesorabile fine che sta
facendo il Sud? Spero proprio di no! A Napoli hanno creato da anni, l’Assessorato
alla Identità. E a Bari?
Ogni giorno fatalmente cadono pezzi della nostra identità
mentre aumentano intorno a noi le chiacchiere, il blob…
a cura di Tommaso Di Ciaula (tratto da: Tempi Moderni,
La Gazzetta del Mezzogiorno del 04/09/2004).
RECENSIONI:
«Elio,
in più di quarant'anni ha raccolto in modo certosino libri antichi, cartoline,
foto, ritagli di giornali dell'epoca e così via, che sono state le sue fonti
d'ispirazione, per la stesura di questa sua inedita e personale raccolta di
pensieri sulla storia del Mezzogiorno d'Italia. Storia "non
ufficiale" e mai raccontata sui libri di storia della scuola
pubblica.
Leggendo
questo volumetto – volutamente scritto dall'autore con un
linguaggio non accademico, ma popolare – il
messaggio che giunge al lettore è chiaro: cambiare il proprio punto di vista
sul Mezzogiorno, sin dalla notte dei tempi».
Michele Filipponio (fondatore di Filcantieri)
Michele Filipponio (fondatore di Filcantieri)
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